AGOSTO 2020: Il mondo del mare

Preghiamo per tutte le persone che lavorano e vivono del mare, compresi marinai, pescatori e le loro famiglie.

Papa Francesco – Agosto 2020

La vita del marinaio, del pescatore e delle loro famiglie è molto dura.
A volte è caratterizzata dal lavoro forzato o dall’essere abbandonati in porti lontani.
La concorrenza della pesca industriale e l’inquinamento rendono poi il lavoro ancor più complicato.
Senza i marittimi, in molte zone del mondo si soffrirebbe la fame.
Preghiamo per tutte le persone che lavorano e vivono del mare, compresi marinai, pescatori e le loro famiglie.

Credits

Campaign title:

The Pope Video – August 2020: The maritime world

A project by Pope’s Worldwide Prayer Network

In collaboration with Vatican Media

Creativity and co-production by:

La Machi Communication for Good Causes

Music production and mix by:

Índigo Music Design

PRESS RELEASE

Papa Francesco denuncia la dura situazione dei lavoratori del mare

Nel 100º anniversario dell’Apostolato del Mare/Stella Maris, il nuovo Video del Papa si concentra sui marittimi, sui pescatori e sulle loro famiglie, le cui vite affrontano molteplici sfide e difficoltà.

(Città del Vaticano, 4 agosto 2020) – È appena stata pubblicata l’edizione di agosto de Il Video del Papa, che rende nota l’intenzione di preghiera che il Santo Padre affida a tutta la Chiesa cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa (che include il Movimento Eucaristico Giovanile). Il Pontefice si rivolge particolarmente a “tutte le persone che lavorano e vivono del mare”, e chiede di pregare per loro e per le loro famiglie.

Negli ultimi anni, diversi reportage dei media internazionali hanno rivelato le dure condizioni di lavoro che esistono nell’industria marittima. Il libro Fishers and Plunderers – Theft, Slavery and Violence at Sea (Furti, Schiavitù e Violenza nel Mare 2015) ha invece rivelato che i pescatori e i marinai hanno l’occupazione più pericolosa del mondo e sono particolarmente vulnerabili allo sfruttamento e all’abuso. Nel peggiore dei casi, sono oggetto di tratta e vivono in condizioni simili alla schiavitù. Senza andare troppo lontano, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima ha dichiarato in un rapporto che tra il 2011 e il 2020 ci sono stati 745 morti tra i lavoratori del mare e quasi 9.000 feriti, tra altre tragiche statistiche che riguardano questo settore.

La preoccupazione del Papa riguardo alle sfide che devono affrontare i lavoratori del mare e le loro famiglie ogni giorno va dall’“abbandono in porti lontani” e dal “lavoro forzato” alla “pesca industriale e all’inquinamento”. Attraverso immagini di impatto diffuse dalla Fondazione per la Giustizia Ambientale (EJF), si possono vedere nel video le sfide che affrontano ogni giorno i lavoratori del mare e le loro famiglie. Il Santo Padre sottolinea inoltre, che in mezzo a questa situazione allarmante, “senza i marittimi, in molte zone del mondo si soffrirebbe la fame”. In effetti, sono più di tre miliardi le persone che dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il proprio sostentamento, senza parlare del fatto che la pesca marittima impiega in modo diretto o indiretto più di 200 milioni di persone.

Questo video è stato realizzato in collaborazione con l’Apostolato del Mare/Stella Maris, che a ottobre compirà 100 anni: è l’organizzazione che promuove l’assistenza pastorale nei confronti dei marittimi e sostiene lo sforzo dei fedeli chiamati a offrire una testimonianza in quell’ambiente con la loro vita cristiana. Padre Bruno Ciceri, Direttore Internazionale dell’Apostolato del Mare/Stella Maris presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, ha osservato che “dalla dichiarazione della pandemia da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è evidente che la vita dei marinai, dei pescatori e delle loro famiglie si è vista colpita in modo significativo. Man mano che la situazione continua a evolversi, i nostri cappellani e volontari cercano di operare per sostenere le necessità dei marittimi e assicurarsi che non vengano maltrattati per il loro servizio agli altri mentre continua la pandemia”.

P. Frédéric Fornos S.J., Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, ha affermato: “Sappiamo che le persone che appartengono al mondo del mare sono molto esposte, e quest’anno non solo alle avversità che implica il lavoro, ma anche alle difficoltà provocate dalla pandemia: la lontananza dalla famiglia per il fatto di non poter toccare terra, la paura del contagio e l’incertezza lavorativa per i tempi che verranno. Così ha ricordato Papa Francesco a giugno in un videomessaggio di ringraziamento e consolazione: ‘Vorrei dirvi: sappiate che non siete soli e non siete dimenticati. Il vostro lavoro in mare vi tiene spesso lontani, ma voi siete presenti nelle mie preghiere e nei miei pensieri’. Nel mese di agosto, il Papa invita a pregare – che vuol dire portare nel cuore e valorizzare tutte le persone che lavorano e vivono del mare – per tutti i loro sacrifici e per il loro contributo alla grande famiglia umana in termini di cibo e di altri generi di prima necessità”.

Accompagnando l’Apostolato del Mare nei suoi 100 anni di storia, questa edizione de Il Video del Papa aiuta a pregare e a vivere la missione che il Papa affida questo mese, avvicinandoci a “tutte le persone che lavorano e vivono del mare, compresi marinai, pescatori e le loro famiglie”.

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