LUGLIO | Per la pastorale degli infermi

Preghiamo perché il sacramento dell’Unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore, e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza.

Papa Francesco – LUGLIO 2024

Questo mese preghiamo per la pastorale degli infermi.
L’Unzione degli infermi non è un sacramento solo per coloro che sono in punto di morte. No. È importante che questo sia chiaro.
Quando il sacerdote si avvicina a una persona per amministrarle l’Unzione degli infermi, non sta necessariamente aiutandola a congedarsi dalla vita. Pensarla così significa rinunciare a ogni speranza.
È dare per scontato che dopo il sacerdote arriverà il becchino.
Ricordiamo che l’Unzione degli infermi è uno dei “sacramenti di guarigione”, di “cura”, che sana lo spirito.
E quando una persona è molto malata, è consigliabile darle l’Unzione degli infermi. E quando una persona è anziana, è bene che riceva l’Unzione degli infermi.
Preghiamo perché il sacramento dell’Unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore, e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza.

Credits

Campaign title:

The Pope Video – JULY | For the pastoral care of the sick

A project by Pope’s Worldwide Prayer Network

In collaboration with Vatican Media

Creativity and co-production by:

PRESS RELEASE

 

Per Francesco, l’Unzione degli infermi non è solo per coloro che sono “in punto di morte”: è un sacramento “che sana lo spirito”

 

  • Nel Video del Papa di luglio, Francesco rivolge la sua preghiera perché il sacramento dell’Unzione degli infermi diventi sempre più un “segno visibile di compassione e di speranza”.
  • Nel videomessaggio – realizzato in collaborazione con l’Arcidiocesi di Los Angeles – il Papa insiste sul fatto che questo “non è un sacramento solo per coloro che sono in punto di morte” e chiarisce che “è uno dei ‘sacramenti di guarigione’, di ‘cura’, che sana lo spirito”.

 

(Città del Vaticano, 2 luglio 2024) – Per la pastorale degli infermi è l’intenzione di preghiera di Francesco per questo mese. E proprio al sacramento dell’Unzione degli infermi è dedicato Il Video del Papa, che accompagna le sue parole.

Nel videomessaggio, diffuso attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Francesco chiede di pregare “perché il sacramento dell’Unzione degli infermi doni alle persone che lo ricevono e ai loro cari la forza del Signore, e diventi sempre più per tutti un segno visibile di compassione e di speranza”.

Il conforto, motore della speranza

“Quando il sacerdote si avvicina a una persona per amministrarle l’Unzione degli infermi, non sta necessariamente aiutandola a congedarsi dalla vita. Pensarla così significa rinunciare a ogni speranza. È dare per scontato che dopo il sacerdote arriverà il becchino”, afferma Francesco all’inizio del video.

I sacramenti della Chiesa sono doni; sono le forme in cui Gesù si rende presente per benedire, incoraggiare, accompagnare, consolare. La Chiesa crede e confessa che il sacerdote viene in aiuto amministrando l’Unzione degli infermi, un sacramento che offre conforto a coloro che soffrono di una malattia e ai loro cari.

Un sacramento di dimensione comunitaria

L’invito di Papa Francesco alla preghiera di tutta la Chiesa è un modo per rendere visibile che l’Unzione degli infermi è un sacramento di natura comunitaria e relazionale.

“Nel momento del dolore e della malattia noi non siamo soli: il sacerdote e coloro che sono presenti durante l’Unzione degli infermi rappresentano infatti tutta la comunità cristiana che, come un unico corpo si stringe attorno a chi soffre e ai familiari, alimentando in essi la fede e la speranza, e sostenendoli con la preghiera e il calore fraterno”, ha affermato il Papa a febbraio 2014, davanti a migliaia di fedeli, in un’udienza generale dedicata a questo sacramento.

La vicinanza di Gesù

Questo sacramento assicura la vicinanza di Gesù al dolore di chi è gravemente malato o anziano, il sollievo delle sue sofferenze e il perdono dei suoi peccati, ma non va accostato a un miracolo di guarigione del corpo o alla morte imminente.

L’Unzione degli infermi è, molte volte, il sacramento dimenticato o meno riconosciuto, come aggiunse il Papa proprio in quell’udienza del 2014. Tuttavia, “è Gesù stesso che arriva per sollevare il malato, per dargli forza, per dargli speranza, per aiutarlo; anche per perdonargli i peccati. E questo è bellissimo!”: da qui viene la sua importanza pastorale.

Le immagini che accompagnano le parole di Francesco a corredo dell’intenzione di preghiera di questo mese – girate in due diocesi statunitensi: quella di Allentown, in Pennsylvania, e quella di Los Angeles, in California – evidenziano proprio i contesti differenti in cui il sacramento può essere amministrato. Nel video, realizzato proprio da un team di professionisti dell’arcidiocesi di Los Angeles, si intrecciano infatti due storie apparentemente molto diverse per età e situazione clinica del malato, ma unite dalla grazia del sacramento e dal grande affetto dei cari che si stringono intorno a chi lo riceve.

L’Unzione degli Infermi alla luce dei Vangeli

Padre Frédéric Fornos S.J., Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, sottolinea che, sebbene molti abbiano riscoperto la profondità del sacramento dell’Unzione degli infermi, esso viene ancora spesso inteso come un modo per preparare i malati alla morte. “Lo dice proprio Papa Francesco, ricordando che quando qualcuno è gravemente malato si tende sempre a posticipare il sacramento dell’Unzione degli infermi: c’è un po’ l’idea che dopo il sacerdote arrivino le pompe funebri (Udienza Generale del 26 febbraio 2014). Per questo, Papa Francesco desidera che questo mese possiamo riscoprire tutta la profondità e il vero senso di questo sacramento: non solo come una preparazione alla morte, ma come un sacramento che offre conforto ai malati in tempi di malattia grave, ai loro cari e forza a coloro che li assistono”.

“La persona malata non è sola; con il sacerdote e le persone presenti, è tutta la comunità cristiana che la sostiene con le sue preghiere, nutrendo la sua fede e la sua speranza, e assicurando a lei e alla sua famiglia che non sono soli nella sofferenza. Tutti conosciamo persone malate, preghiamo per loro, e se riteniamo che stiano affrontando una malattia grave – o magari sono anziani in condizioni sempre più precarie – non esitiamo a proporre loro di vivere questo sacramento di consolazione e speranza”, ha concluso Padre Fornos.

Questo progetto è realizzato grazie alle donazioni, possibili attraverso il sito web.

Dove si può vedere il video?

Il Video del Papa

Il Video del Papa è un’iniziativa ufficiale di portata globale per diffondere le intenzioni di preghiera mensili del Santo Padre. È sviluppata dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa (Apostolato della Preghiera). Dal 2016, Il Video del Papa è stato visualizzato più di 225 milioni di volte su tutte le reti sociali vaticane. È tradotto in 23 lingue, e ha una copertura stampa in 114 Paesi. Questo video è prodotto e realizzato dall’equipe del Video del Papa della Rete di Preghiera, coordinata da Andrea Sarubbi, distribuito dall’agenzia La Machi e con la collaborazione di Vatican Media. Ulteriori informazioni su www.ilvideodelpapa.org

La Rete Mondiale di Preghiera del Papa

La Rete Mondiale di Preghiera del Papa è una Opera Pontificia, la cui missione è di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide sono presentate sotto forma di intenzioni di preghiera affidate dal Papa a tutta la Chiesa. La sua missione si inscrive nella dinamica del Cuore di Gesù, una missione di compassione per il mondo. Fondata nel 1844 come Apostolato della Preghiera è presente in 89 Paesi ed è composta da più di 22 milioni di cattolici. Include la sua sezione giovanile, il MEG – Movimento Eucaristico Giovanile. Nel dicembre 2020 il Papa ha costituito questa opera pontificia come fondazione vaticana e ha approvato i suoi nuovi statuti. Il suo direttore internazionale è P. Frederic Fornos, S.J. Ulteriori informazioni su: www.preghieradelpapa.va

Arcidiocesi di Los Angeles

L’Arcidiocesi di Los Angeles è una comunità che serve oltre 4,3 milioni di cattolici, residenti in 120 città diverse. Nelle sue 288 parrocchie e 30 missioni e cappelle, assiste persone di varie origini e culture con messe celebrate in 42 lingue diverse. Attraverso le sue 265 scuole, cerca di formare una nuova generazione di cattolici, contagiata dalla gioia del Vangelo. Sotto la guida pastorale dell’Arcivescovo José H. Gómez, i cattolici di Los Angeles collaborano per vivere e proclamare la buona novella, impegnati nella costruzione di una comunità di fede e amore e nell’eliminazione delle molteplici facce della povertà – spirituale, economica e morale – e nella difesa della dignità della vita umana. Ulteriori informazioni su: www.lacatholics.org

CONTATTO STAMPA

RETE MONDIALE DI PREGHIERA DEL PAPA – CITTÀ DEL VATICANO

[email protected]

PARTNER:

ARCIDIOCESI DI LOS ANGELES

Yannina Diaz – Direttrice delle relazioni con i media

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POSTER

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