SETTEMBRE 2020: Rispetto per le risorse del pianeta

Preghiamo affinché le risorse del pianeta non vengano saccheggiate, ma condivise in modo equo e rispettoso. No al saccheggio, sì alla condivisione.

Papa Francesco – Settembre 2020

Stiamo spremendo i beni del pianeta. Spremendoli, come se si trattasse di un’arancia.
Paesi e imprese del Nord si sono arricchiti sfruttando doni naturali del Sud, generando un “debito ecologico”. Chi pagherà questo debito?
Inoltre, il “debito ecologico”, aumenta quando le multinazionali fanno fuori dal loro Paese quello che nel proprio non è permesso. Fa indignare.
Oggi, non domani, oggi, dobbiamo prenderci cura del Creato con responsabilità.
Preghiamo affinché le risorse del pianeta non vengano saccheggiate, ma condivise in modo equo e rispettoso.
No al saccheggio, sì alla condivisione.

Credits

Campaign title:

The Pope Video – September 2020: Respect for the planet’s resources

A project by Pope’s Worldwide Prayer Network

In collaboration with Vatican Media

Creativity and co-production by:

La Machi Communication for Good Causes

Music production and mix by:

Índigo Music Design

PRESS RELEASE

Papa Francesco e la cura del creato: No al saccheggio, sì alla condivisione”

La nuova edizione del Video del Papa, inserita nel Tempo del Creato, esorta a curare le risorse del pianeta con responsabilità e a condividerle in modo giusto e rispettoso.


(Città del Vaticano, 31 agosto 2020) – Alla vigilia della Giornata Mondiale di Preghiera per il Creato, esce la nuova edizione de Il Video del Papa, con l’intenzione di preghiera che Francesco ha affidato a tutta la Chiesa cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa (che include il Movimento Eucaristico Giovanile). Questo mese tratta della cura delle risorse del pianeta. Nel contesto del Tempo del Creato, che si celebrerà dal 1° settembre al 4 ottobre (a cui si può aderire con l’hashtag #TempoDelCreato), e nel quinto anniversario della Laudato si’, il Santo Padre esprime la sua preoccupazione per il “debito ecologico” che si genera spremendo e sfruttando le risorse naturali, e rivolge un appello a condividerle “in modo giusto e rispettoso”.

Varie ONG si uniscono a questa campagna per la cura del creato. Ad esempio GasMuHa, un’organizzazione attiva ad Haiti nel supportare piccole comunità, promuovendone i progetti sociali di sviluppo.

Il messaggio di Papa Francesco sulla cura del creato è perentorio: “Stiamo spremendo i beni del pianeta”. Per questo, incoraggia tutti a prendere coscienza del grave “debito ecologico”, derivante dallo sfruttamento delle risorse naturali e dall’attività di alcune multinazionali che “fanno fuori dal loro Paese quello che nel proprio non è permesso”. Per il Santo Padre, la situazione è urgente: “Oggi – non domani: oggi! – dobbiamo prenderci cura del Creato con responsabilità”.

Per fare un esempio sulla sperequazione delle risorse, alcuni rapporti internazionali segnalano che quasi un miliardo di persone ogni sera vanno a dormire affamate: non perché non ci sia da mangiare a sufficienza per tutti, ma per i profondi squilibri nei meccanismi della produzione e dell’accesso al cibo. Tra le cause, si menzionano l’aumento del potere imprenditoriale nella produzione degli alimenti, la crisi climatica e l’accesso iniquo alle risorse naturali, che si ripercuote sulla capacità della gente di coltivare e comprare cibo. Questa situazione è particolarmente dannosa per le donne, che lavorano nell’agricoltura più che in qualsiasi altro settore e producono gran parte degli alimenti del mondo. Dall’altro lato, in un rapporto sulle industrie estrattive, l’ONU ha indicato che queste presentano sfide particolari sia per gli Stati fragili che per le Nazioni in via di sviluppo. Spesso lo sfruttamento delle risorse naturali non rinnovabili, inclusi petrolio, gas, minerali e legno, è stato identificato tra le principali cause di conflitti violenti in vari luoghi del mondo.

Padre Frédéric Fornos S.J., direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa (che include il Movimento Eucaristico Giovanile), ha segnalato che “in questi tempi di pandemia siamo più consapevoli, come ha detto varie volte il Santo Padre, dell’importanza della nostra casa comune, il che ci ricorda la necessità di prenderci cura dei beni del pianeta. Nel maggio di quest’anno, ha inviato un videomessaggio per la Settimana Laudato si’, invitando tutti a ‘rispondere alla crisi ecologica’, perché ‘il grido della terra e dei poveri non può più aspettare’. Il 2020 è il quinto anniversario di questa enciclica dedicata alla cura della casa comune: oggi più che mai dobbiamo ascoltare questo grido e promuovere concretamente, con uno stile di vita personale e comunitaria sobria e solidale, un’ecologia integrale. Preghiamo per questo, perché è un cammino di conversione”. Preghiamo con Il Video del Papa perché “le risorse del pianeta non vengano saccheggiate, ma condivise in modo equo e rispettoso”.

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