Il Santo Padre, attraverso Il Video del Papa, concentra il suo sguardo sul dialogo come “cammino per guardare la realtà in modo nuovo, per vivere con passione le sfide nella costruzione del bene comune”. Chiede di frenare la polarizzazione che ci divide e di pregare perché “non ci sia più spazio per l’inimicizia e la guerra”.
(Città del Vaticano, 30° giugno 2021) – È stato appena diffuso Il Video del Papa con l’intenzione di preghiera che Papa Francesco affida a tutta la Chiesa cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa. In questo mese di luglio, il Santo Padre rivolge un appello a diventare “artefici del dialogo e dell’amicizia” per risolvere i conflitti e le cause di divisione che esistono nella società e tra le persone. Solo attraverso il dialogo, ci dice, si può sfuggire dalle polarizzazioni costanti e dall’inimicizia sociale che distrugge tanti rapporti.
Papa Francesco chiede di pregare per costruire il bene comune con uomini e donne che si tendono la mano a vicenda, restando sempre al fianco dei più poveri e vulnerabili.
Dialogare in un mondo polarizzato
Anche se in generale si può dire che a livello mondiale il numero di morti nelle guerre sia diminuito dal 1946, i conflitti e la violenza all’interno delle società sono più presenti che mai. E per quanto tutto ciò non degeneri sempre in scontri fisici, si può comunque constatare una polarizzazione crescente che finisce per contaminare molti rapporti. Il Papa lo diceva già nel 2016: “Vediamo, ad esempio, come rapidamente chi sta accanto a noi non solo possiede lo status di sconosciuto o di immigrante o di rifugiato, ma diventa una minaccia, acquista lo status di nemico”. Fin da allora vedeva con preoccupazione come la polarizzazione e l’inimicizia fossero un “virus” che invadeva il nostro modo di pensare, di sentire e di agire.
Nel mondo di oggi, sottolinea Papa Francesco, “una parte della politica, della società e dei media si impegna a creare nemici per sconfiggerli in un gioco di potere”. Per questo, bisogna “costruire l’amicizia sociale tanto necessaria per la buona convivenza”: un’amicizia che può servirci come ponte per continuare a creare una cultura dell’incontro e che ci avvicina, soprattutto, a chi è nelle periferie, ai più poveri e vulnerabili.
Dialogare per costruire il bene comune
Nella sua ultima enciclica, Fratelli tutti (2020), il Papa ha dedicato il sesto capitolo al tema “Dialogo e amicizia sociale”: “L’autentico dialogo sociale presuppone la capacità di rispettare il punto di vista dell’altro, accettando la possibilità che contenga delle convinzioni o degli interessi legittimi” (FT 203). Nella sua intenzione di preghiera di luglio, il Pontefice rafforza questa idea rivendicando il dialogo come grande opportunità “per guardare la realtà in modo nuovo, per vivere con passione le sfide nella costruzione del bene comune”.
Tendere al dialogo significa rompere con la logica della polarizzazione per fare spazio al rispetto, senza voler distruggere l’altro. Nelle differenze può esserci ricchezza, ma se non c’è dialogo si corre il rischio che queste stesse differenze si trasformino in ostilità, minaccia e violenza. “Proveniamo da terre lontane, abbiamo usanze, colore della pelle, lingue e condizioni sociali diversi; pensiamo in modo diverso e celebriamo anche la fede con riti diversi. E niente di tutto questo ci rende nemici, al contrario, è una delle nostre più grandi ricchezze”, ha detto il Papa qualche anno fa.
Uomini e donne artefici di dialogo e di amicizia
Frédéric Fornos S.J., Direttore Internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, ha osservato che questa intenzione “evidenzia il desiderio del Santo Padre di riuscire a ‘far rinascere tra tutti un’aspirazione mondiale alla fraternità’ (FT 8). Il dialogo – quello autentico, non i monologhi paralleli – deve essere il nostro primo strumento di risoluzione dei conflitti sociali, economici e politici. Tutti gli studi accademici internazionali mostrano che la polarizzazione è aumentata molto negli ultimi anni, anche nelle democrazie più solide. Per questola richiesta di Francesco di essere artefici di amicizia e di riconciliazione è ancora più urgente nel mondo di oggi, in cui – come ha ricordato Benedetto XVI nella sua lettera enciclica Caritas in veritate – la società sempre più globalizzata ci rende più vicini, ma non più fratelli. Dipende tutto da noi, e per questo bisogna pregare per questa intenzione. Chiediamo a Gesù di aiutarci in questo cammino: è Lui la via per la vera amicizia sociale”.
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Dove si può vedere il video?
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Il Video del Papa
Il Video del Papa è un’iniziativa ufficiale di portata globale per diffondere le intenzioni di preghiera mensili del Santo Padre. È sviluppata dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa (Apostolato della Preghiera). Dal 2016, Il Video del Papa è stato visualizzato più di 156 milioni di volte su tutte le reti sociali vaticane. È tradotto in 23 lingue, e ha una copertura stampa in 114 Paesi. I video sono prodotti e realizzati con il sostegno dell’Agenzia La Machi e l’equipe de Il Video del Papa della Rete di Preghiera, coordinata da Andrea Sarubbi. Il progetto conta sul sostegno di Vatican Media. Ulteriori informazioni su www.ilvideodelpapa.org.
La Rete Mondiale di Preghiera del Papa
La Rete Mondiale di Preghiera del Papa è una Opera Pontificia, la cui missione è di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide sono presentate sotto forma di intenzioni di preghiera affidate dal Papa a tutta la Chiesa. La sua missione si inscrive nella dinamica del Cuore di Gesù, una missione di compassione per il mondo. Fondata nel 1844 come Apostolato della Preghiera è presente in 89 Paesi ed è composta da più di 22 milioni di cattolici. Include la sua sezione giovanile, il MEG – Movimento Eucaristico Giovanile. Nel dicembre 2020 il Papa ha costituito questa opera pontificia come fondazione vaticana e ha approvato i suoi nuovi statuti. Il suo direttore internazionale è P. Frederic Fornos, S.J. Ulteriori informazioni su: www.preghieradelpapa.va