Ne Il Video del Papa di marzo, Papa Francesco chiede di pregare per i cristiani perseguitati che vivono in luoghi in cui la libertà religiosa e i diritti umani non sono garantiti.
(Città del Vaticano, 5 marzo 2019) – Farsi il segno della croce, leggere la Bibbia, andare la domenica a Messa, parlare di Gesù, recitare il Rosario, sono cose che ci sembrano normali e quotidiane.
Tuttavia, in molti luoghi del mondo, non è così, e farlo significa rischiare la propia vita, essere assassinati, lapidati o finire in campi di lavoro forzato.
Quest’anno è iniziato con un attentato durante una Messa nella cattedrale di Jolo, nelle Filippine, in cui sono morte 23 persone. L’anno scorso nel mondo sono stati assassinati 40 missionari, 35 di loro sacerdoti. Due erano della Repubblica Centrafricana, massacrati a fine novembre insieme a 80 fedeli nel campo profughi di Alindao.
Senza dimenticare i casi clamorosi come quello di Asia Bibi, la madre pakistana accusata di blasfemia, condannata a morte e liberata dopo 9 anni di prigione. O quello dei 21 egiziani decapitati nel 2015, o ancora il massacro di Peshawar nel dicembre del 2014, quando furono massacrati più di 130 scolari.
Ci sono migliaia di casi come questi di cui non veniamo a conoscenza perché non arrivano ai mezzi di informazione. Secondo il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), i cristiani sono la religione più perseguitata al mondo. Questo diritto fondamentale dell’uomo è seriamente minacciato in 38 paesi, 21 dei quali sono classificati come persecuzione. “In molte parti del mondo la libertà religiosa non è un’idea; è una questione di sopravvivenza. Non si tratta di essere più o meno a proprio agio con i fondamenti ideologici che sono alla base della libertà religiosa; si tratta di evitare un bagno di sangue”, ricorda Thomas Heine-Geldern, presidente esecutivo di ACN”.
Nel Il Video del Papa del mese di marzo, progetto della Rete Mondiale di Preghiera del Papa, Francesco indica che “forse sembrerà difficile da credere, ma oggi ci sono più martiri che nei primi secoli”, perché “dicono la verità e annunciano Gesù Cristo”, “anche in paesi che in teoria e sulla carta tutelano la libertà e i diritti umani”.
E chiede a tutti noi di pregare, “per le comunità cristiane, in particolare quelle che sono perseguitate, perché sentano la vicinanza di Cristo e perché i loro diritti siano riconosciuti”.
Padre Frédéric Fornos SJ, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa e del Movimento Eucaristico Giovanile, ha affermato dal canto suo che “la situazione dei cristiani perseguitati nel mondo sembra sempre meno lontana e astratta. Sono loro, ma potremmo essere noi. Come dice il Santo Padre, anche in Paesi che in teoria e sulla carta tutelano la libertà e i diritti umani può essere presente una sottile discriminazione. “Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia” (Matteo 5,11).
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Dove si può consultare il Rapporto sulla Libertà Religiosa nel Mondo 2018?:
https://religious-freedom-report.org/it/home-it/
Il Video del Papa
Il Video del Papa è un’iniziativa ufficiale di portata globale per diffondere le intenzioni di preghiera mensili del Santo Padre. È sviluppata dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa (Apostolato della Preghiera). Conta sul sostegno di Vatican Media. Ulteriori informazioni su https://thepopevideo.org/it.html.
La Rete Mondiale di Preghiera del Papa
La Rete Mondiale di Preghiera del Papa è un’opera pontificia. La sua missione è pregare e vivere le sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide, individuate dal Papa, si esprimono sotto forma di intenzioni di preghiera che egli affida a tutta la Chiesa. Fondata nel 1844 come Apostolato della Preghiera è presente in 98 Paesi ed è composta da più di 35 milioni di cattolici. Include il suo ramo giovanile, il MEG – Movimento Eucaristico Giovanile. Nel marzo 2018 il Papa ha costituito questo servizio ecclesiale come Opera Pontificia e ha approvato i suoi nuovi statuti. Il suo direttore internazionale è P. Frederic Fornos, S.J.
Ulteriori informazioni su https://www.popesprayer.va/.
ACS
Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) è una Fondazione Pontificia subordinata direttamente alla Santa Sede. Come organizzazione caritativa cattolica, ACS sostiene i fedeli dove sono perseguitati, oppressi o in grave difficoltà attraverso l’informazione, la preghiera e l’azione. Fondata nel 1947 da padre Werenfried van Straaten, l’organizzazione è attualmente attiva in più di 140 paesi del mondo. Con circa 5.000 progetti annuali, la Fondazione fornisce aiuti di emergenza, finanzia i mezzi di trasporto e le comunicazioni necessarie per l’evangelizzazione, così come, aiuti per la costruzione di chiese, sussidi per le messe e la formazione di religiosi e seminaristi. Ulteriori informazioni su: www.acn-intl.org
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